I restauratori della Cna territoriale di Ragusa a confronto con il soprintendente Giorgio Battaglia. Sul tappeto le problematiche che affliggono l’intero comparto

Sab, 19/10/2019 - 10:09
I restauratori della Cna territoriale di Ragusa a confronto con il soprintendente Giorgio Battaglia. Sul tappeto le problematiche che affliggono l’intero comparto

I restauratori della Cna territoriale di Ragusa hanno incontrato il soprintendente ai Beni culturali di Ragusa, l’architetto Giorgio Battaglia, e Carlo Giunta, responsabile dei progetti della Sovrintendenza. La delegazione della Cna restauratori era guidata dal portavoce territoriale Sebastiano Patanè e dalla responsabile territoriale Antonella Caldarera. All’incontro ha partecipato anche il presidente territoriale Cna Ragusa Giuseppe Santocono. Sono state affrontate numerose questioni a cominciare dall’atteso risultato raggiunto al ministero dei Beni culturali che ha individuato i soggetti in possesso della qualifica di restauratori di beni culturali. Un atto importantissimo a tutela della professionalità del settore e dei beni culturali stessi. E’ emerso come risulti indispensabile ricordare che, in tema di lavori di restauro, è necessario l’affidamento a imprese, cioè a soggetti giuridici, in possesso di iscrizione al registro delle imprese o all’albo artigiani al fine di combattere la piaga dell’abusivismo imprenditoriale sviluppatosi anche in un settore importante e qualificato come quello del restauro. “L’intento di creare una sinergia tra Sovrintendenza, Curie diocesane e Comuni del territorio – è stato spiegato nel corso della riunione – dovrà servire a individuare le opere d’arte più pregevoli da restaurare e quindi valorizzare anche nell’ottica di uno sviluppo più pieno del turismo culturale”. La Cna ha messo in evidenza come sia “importante trovare fondi sviluppando un’adeguata progettualità, coinvolgendo le amministrazioni pubbliche e i privati. Occorre fare conoscere agli stessi privati – è stato aggiunto – la possibilità di potere recuperare somme dalle detrazioni fiscali, come ad esempio, in grande, è accaduto con il Colosseo restaurato da Diego della Valle, oppure la Fontana di Trevi con le sorelle Fendi. Purtroppo, dobbiamo prendere atto che questa mentalità, nel sud, fa fatica a prendere piede”. La Cna si ritiene soddisfatta per l’esito dell’incontro che ha puntato l’indice su un aGlto livello di confronto da cui si spera che possano arrivare risultati positivi e proficui.

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo