La Cna comunale di Modica chiede alla Giunta municipale di definire una volta per tutte la vicenda del canone Cosap

Mar, 11/02/2020 - 11:32
La Cna comunale di Modica chiede alla Giunta municipale di definire una volta per tutte la vicenda del canone Cosap

La Cna cittadina di Modica chiede all’Amministrazione comunale di definire la vicenda del canone Cosap. In una nota firmata dal presidente Giovanni Colombo con il responsabile organizzativo Carmelo Caccamo e dal responsabile territoriale Cna Ragusa Turismo e Commercio, Alessandro Dimartino, l’associazione di categoria evidenzia che numerose sono le richieste di definizione dell’iter regolamentare da parte delle imprese associate e per questa ragione si chiede all’amministrazione comunale di arrivare a definire una volta per tutte la delicata questione. “Le nostre proposte – affermano Colombo e Caccamo – erano già state avanzate a seguito dell'incontro avuto con il sindaco nel mese di novembre nel corso del quale sono state ascoltate le legittime richieste delle imprese e la nostra associazione di categoria si era assunta l’impegno di avanzare richieste scritte a tutela della categoria interessata. Adesso siamo perplessi e preoccupati perché nonostante le varie rassicurazioni da parte del sindaco a voler definire l'annosa questione del "canone a peso d'oro", di fatto ancora non abbiamo nulla di concreto. Pertanto, come abbiamo più volte già sollecitato, chiediamo un incontro urgente in modo da affrontare e analizzare le nostre proposte”.

“Purtroppo – sottolinea dal canto suo Dimartino – le imprese soffrono questa fase di incertezza rispetto agli investimenti fatti per le pedane, subendo lo spauracchio di rimanere inadempienti e passibili di controlli. Ci dispiace sinceramente constatare su questo argomento un atteggiamento dilatorio che non fa bene di sicuro alla città di Modica in vista della nuova stagione primaverile ed estiva verso cui tutte le nostre imprese della città sono già proiettate”. Tra le proposte avanzate, sul fronte del commercio ambulante, il fatto che nel calcolo delle giornate soggette a tassazione si tenga conto delle giornate effettive di occupazione dell’area e il calcolo della superficie da tassare al netto delle porzioni di superfici non produttive. Per quanto riguarda, invece, il settore somministrazione alimenti e bevande, è stato proposto, per le concessioni annuali, di computare le giornate effettive di occupazione tenendo conto di una detassazione per i quattro mesi di bassa e bassissima stagione e in presenza di un calo di presenze turistiche e, ancora, la detassazione in percentuale per le imprese sensibili al mantenimento del decoro urbano, propositive di iniziative tese al miglioramento dei luoghi e di iniziative e campagne tese alla riduzione dei rifiuti. La Cna comunale, tra l’altro, nei mesi scorsi, aveva avanzato un’altra proposta che ha a che vedere con l’istituzione della Consulta per il turismo rispetto a cui, a seguito di una serie di incontri tenutisi a palazzo San Domenico con l’assessore al ramo Maria Monisteri, pur avendo apprezzato la disponibilità e l’apertura di quest’ultima, non si è avuta più notizia. “Chi gestirà i processi turistici in città? – si chiede la Cna di Modica – chi gestisce in questo momento la tassa di soggiorno e quanto gettito ne deriva? Abbiamo avanzato delle proposte per il nuovo regolamento che forniscono delle risposte chiare a questi interrogativi. Auspichiamo una presa di posizione forte in grado di dare un segnale alle imprese modicane accogliendo le proposte inoltrate dalla nostra associazione di categoria”.

Ufficio Stampa
Donatella Cutello