LA CNA DI VITTORIA E COMISO: "CHE FINE HANNO FATTO I FONDI DELLA REGIONE PER I COMUNI IBLEI EX ZONE ROSSE?"

Mar, 23/03/2021 - 09:07
LA CNA DI VITTORIA E COMISO: "CHE FINE HANNO FATTO I FONDI DELLA REGIONE PER I COMUNI IBLEI EX ZONE ROSSE?"

La Cna di Vittoria e Comiso: “Che fine hanno fatto i soldi promessi dalla Regione per i comuni iblei ex zone rosse?” 

“Che fine hanno fatto i soldi promessi dalla Regione per i comuni ex zone rosse? Da un anno ristoratori, titolari di bar, di pub, di pasticcerie, di alberghi, di b&b, di agenzie viaggi, acconciatori, estetiste, autoriparatori, palestre, così come buona parte del comparto costruzioni, sono rimasti fermi o parzialmente attivi. Tutto questo ha determinato un calo di fatturato medio che in molte di queste attività si aggira o supera il 50%. Poi, nel mese di novembre, la città di Vittoria e in parte Comiso e Acate sono state dichiarate zona rossa. La commissione Bilancio dell’Ars, il 17 dicembre scorso, approvava un emendamento che prevedeva ‘un contributo straordinario ai medesimi Comuni, entro il limite di un milione di euro, da ripartire sulla base della popolazione residente, del numero delle imprese attive e del periodo di chiusura’. Ma le difficoltà per approvare il bilancio, l’esercizio provvisorio in dodicesimi ha impedito l’accesso a questo piccolo ristoro”. E’ quanto rilevano il presidente della Cna comunale di Vittoria, Rocco Canziano, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, e il vicepresidente territoriale delegato per la sede comunale di Comiso, Giovanni Calogero, con il responsabile organizzativo Andrea Distefano. “Intanto – proseguono i rappresentanti Cna – le scadenze fiscali, previdenziali, le spese di gestione delle attività non sono state attenuate, continuano ad arrivare con la cadenza di sempre, lì non c’è nessuna provvisorietà. Attualmente all’Ars è in discussione la finanziaria regionale. Sarebbe importante capire se questa voce del bilancio, oltre ad essere prevista, è stata pure opportunamente rimpinguata. Un milione di euro è una cifra insufficiente per non dire ridicola. Questa somma divisa per il numero di imprese che operano solo nel comprensorio ipparino si tramuterebbe in poche decine di euro per attività. Si può dire, senza essere smentiti, che il governo regionale, fino ad ora, è stato assai lontano dall’essere vicino ai cittadini e alle imprese che da un anno fanno sacrifici enormi. La deputazione regionale di questa provincia deve attivarsi immediatamente. Gli impegni presi durante la diretta Facebook del 19 dicembre scorso devono diventare realtà. Non si può più cincischiare. Continuare a perdere tempo sarebbe da irresponsabili”.

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo