La vicenda della Zes a Vittoria, la Cna comunale ha verificato alla Regione se l’errore segnalato è stato corretto: “Ma da Palermo hanno risposto di non avere ricevuto comunicazioni da palazzo Iacono”

Ven, 24/01/2020 - 09:31
VITTORIA: caso Zes, la Cna comunale ha verificato se Palermo abbia corretto l'errore: "Ma ci hanno detto di non avere ricevuto alcuna comunicazione da palazzo Iacono"

“Lo abbiamo detto e scritto tante volte: ogni cosa che riguarda la città di Vittoria o nasce male oppure subisce trasformazioni anomale che ne depotenziano il risultato”. E’ la sottolineatura che arriva dalla Cna comunale ipparina con specifico riferimento alla vicenda delle Zone economiche speciali (Zes) che non poteva non entrare in questo percorso. “Come Cna – scrivono il presidente Rocco Candiano e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – dopo avere evidenziato che l’apposita commissione dell’assessorato regionale alle Attività produttive aveva fatto confusione scambiando i nominativi delle aree candidate con le superfici e dopo avere appurato che il Comune, con una pec (posta elettronica certificata), indirizzata all’assessorato, aveva chiesto la modifica, abbiamo verificato se l’errore fosse stato corretto. Dopo qualche giorno, infatti, abbiamo telefonato al dipartimento regionale di competenza per verificare la regolarizzazione delle aree idonee, ma dall'altro capo del telefono ci è stato detto che non era stata ricevuta alcuna comunicazione dal Comune. In quale meandro regionale è finita questa pec? Non ci è rimasto che avvisare gli uffici comunali competenti i quali si sono attivati per accertarsi e capire come sistemare il tutto”. “Non sappiamo come finirà questa storia – continuano Candiano e Stracquadanio – ma è evidente che un “mero errore materiale” non può penalizzare Vittoria e le sue tante sane economie. Invitiamo i commissari a verificare l’iter delle Zes presso la Regione e a far presente presso i ministeri competenti gli eventuali disguidi. Come Cna, sia chiaro, continueremo a vigilare e spronare positivamente le istituzioni perché il territorio non può subire un danno per delle inesattezze dettate da semplici distrazioni”.

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo