L’assemblea territoriale della Cna di Ragusa tenutasi a Scicli è servita a fare il punto sul recente passato e a pianificare il futuro

Ven, 23/12/2022 - 11:14
Assemblea territoriale

Assemblea territoriale a Scicli per la Cna di Ragusa, assemblea che torna dopo gli anni di pandemia e che è servita ad approvare il bilancio consuntivo del 2021. L’appuntamento tenutosi al Millennium è servito, quindi, per fare scorrere le immagini di tutte le attività sindacali svolte nel corso di un anno, il 2022, caratterizzato dalle emergenze legate alla pandemia che, adesso, sono sfociate in quelle che sono strettamente correlate al caro energia e al caro bollette, sfociate prima nella manifestazione promossa dalla Cna a Ragusa il 17 ottobre e, quindi, nella grande manifestazione regionale di Palermo del 7 novembre assieme alle altre associazioni di categoria.
Il vicepresidente nazionale Giuseppe Cascone e il segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo, hanno risposto alle domande riguardanti l’atavica questione infrastrutturale nell’ambito ibleo, a cominciare dal progetto di raddoppio della Ragusa-Catania oltre alle potenzialità del porto di Pozzallo e dell’aeroporto di Comiso e della necessità di fare sistema. La Cna territoriale di Ragusa ha puntato sulla necessità di predisporre azioni forti per recuperare il terreno perduto e per far sì che sul piano infrastrutturale sia predisposto un piano complessivo capace di portare avanti strategie di sviluppo condivise così da superare l’attuale fase di stasi con cui le stesse, ormai da anni, si confrontano. Al centro dell’attenzione anche la questione dei crediti fiscali bloccati per le imprese evidenziando in che modo affrontare la problematica. Con il segretario Caccamo, in particolare, l’attenzione è stata centrata sulle modalità con cui si stanno vivendo queste trasformazioni con il sistema Cna soggetto a tutta una serie di cambiamenti proprio per tenere il passo rispetto alle modifiche registrate nel sistema Paese.
“Nell’anno in cui mi sono insediato come segretario territoriale – ha chiarito Caccamo – abbiamo avuto l’elezione del nuovo presidente nazionale e, adesso, anche del segretario generale nazionale. Ci siamo mossi per agganciare il cambiamento e per sostenere al meglio le sfide che ancora saremo chiamati ad affrontare per il 2023”. L’occasione è stata altresì utile per analizzare e approvare, come detto, il consuntivo 2021 con i riflettori puntati anche sul 2022 per comprendere come il sistema dovrà articolarsi e come si è già organizzato per affrontare al meglio il 2023. Snocciolati anche i numeri provinciali: sono associati più di più di 3.500 imprenditori e imprenditrici a cui vanno aggiunti 2.400 pensionati. Quindi, un’associazione importante che si rivolge a varie fasce di cittadini a cui è chiamata a dare risposte. Durante l’assembla territoriale, inoltre, è stato presentato il libro di Salvatore Bonura, già segretario regionale della Cna Sicilia, “La storia racconta anche il futuro”, che, tra l’altro, è dedicato anche al compianto segretario della Cna territoriale di Ragusa, Pippo Tumino, e che racconta le fasi della trasformazione che l’associazione di categoria ha conosciuto in Sicilia.
L’assemblea, poi, dopo che il sindaco di Scicli, Mario Marino, ha portato i saluti a nome della città, si è conclusa con un momento conviviale, molto apprezzato dai presenti, così come apprezzato è stato il momento di intrattenimento con Carlo Kaneba. Il presidente Cna territoriale Ragusa, Giuseppe Santocono, tracciando un bilancio del 2022, ha dichiarato: “Mai come oggi gli artigiani, le piccole e medie imprese, sono chiamati ad affrontare delle sfide che non hanno una scadenza temporale. Sono sfide che non si possono vincere da soli, c’è bisogno di uno Stato centrale, di una Regione, di istituzioni locali che siano vicini. Noi, come Cna, ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. Per me che vivo la Cna come una grande famiglia, e assicuro che non sono il solo, l’assemblea annuale è un momento di incontro importantissimo, un momento di aggregazione, di condivisione, di tirare le somme, di resoconto dell’attività svolta in un anno, dei risultati raggiunti e delle iniziative portate avanti. Il 2022? Un anno partito bene ma che poi si è complicato, che ci ha portato nel bel mezzo di una bufera, di una tempesta perfetta. Anni orribili quelli da cui veniamo fuori che hanno visto sempre impegnata la nostra associazione a fianco delle migliaia di micro, piccole e medie imprese, aziende artigiane del nostro territorio, che rappresentano e costituiscono la parte economica, storica e produttiva più importante del nostro territorio. La questione meridionale, l’insularità, la continuità territoriale, lo sviluppo infrastrutturale, la coesione sociale sono tra le battaglie che continueremo a portare avanti e che vanno inserite come priorità nelle politiche rivendicative che la deputazione iblea e il governo regionale dovranno intestarsi. Occorre che il territorio si presenti unito, in tutte le sue componenti e le sue articolazioni, per riuscire a ottenere quelle risposte che si rendono necessarie per una maggiore crescita e un più sostenibile sviluppo”.

 

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo