No al recepimento tout court della direttiva Bolkstein

Sab, 29/04/2017 - 16:12
Affollata assemblea a Ispica di Cna Balneatori con il responsabile nazionale Cristiano Tomei

Affollata assemblea a Ispica di Cna Balneatori con il responsabile nazionale Cristiano Tomei “No al recepimento tout court della direttiva Bolkstein”

“Abbiamo riscontrato con le imprese la forza e la bontà della nostra posizione sindacale”. Così Cristiano Tomei, responsabile nazionale di Cna Balneatori, che, mercoledì scorso a Ispica, ha partecipato a una affollata assemblea dei gestori che, per la prima volta, è stata organizzata dalla Cna territoriale di Ragusa in collaborazione con la Cna territoriale di Siracusa. L’appuntamento, che segna l’avvio di un nuovo percorso sindacale in questo ambito per l’associazione di categoria, si è tenuto nei locali del Mercato. Dopo i saluti di rito del sindaco ispicese, Pierenzo Muraglie, a introdurre i lavori è stato il presidente provinciale Cna Ragusa Giuseppe Santocono con il segretario provinciale, Giovanni Brancati, e con Gianpaolo Miceli, vicesegretario di Cna Siracusa. “Il recepimento tout court della famigerata direttiva Bolkstein sulle liberalizzazioni – ha sottolineato Tomei – non è applicabile in Italia. Lo abbiamo detto più volte. Abbiamo affrontato il nodo del legittimo affidamento che non è altro se non il riconoscimento del diritto a potere lavorare delle imprese italiane, di quelle di Ragusa così come di Siracusa. E’ questo il principio che illustreremo e proporremo martedì prossimo, 2 maggio, quando saremo auditi in seno alla commissione Finanze. Proporremo, inoltre, la necessità di tutelare ulteriormente queste imprese che hanno confidato su quanto lo Stato a suo tempo ha assegnato. E lo faremo affinché le imprese restino lì dove sono nate, dove c’è il proprio lavoro, dove esiste l’offerta turistica balneare, importante in una realtà regionale come la Sicilia. Abbiamo spiegato che ci sono le premesse per fare trovare spazio a tutti, per nuove iniziative imprenditoriali e, allo stesso tempo, per assecondare i principi europei e le procedure comparative. Le evidenze pubbliche si attuino su aree disponibili per nuove concessioni, salvaguardando le aree destinate alla libera fruizione”.
Tomei ha auspicato un forte dibattito in ambito comunitario su questa direttiva che investe, con la sua interpretazione applicativa, numerosi settori e categorie dell’economia italiana. “E’ una direttiva – aggiunge – che deve essere rivisitata, rivista. Secondo noi, dovrà esserci un momento di confronto a livello comunitario. E’ una direttiva che ha delle ricadute negative. I giudici della Corte di giustizia europea, secondo le memorie difensive di Cna Balneatori, hanno sottolineato che esiste il legittimo affidamento ed esiste la possibilità della procedura del doppio binario. Ecco perché chiediamo in proposito che si concluda il monitoraggio su tutte le spiagge in Italia per dimostrare in Europa che ci saranno almeno il sessanta per cento delle spiagge disponibili. Abbiamo costruito una proposta che ha una sostenibilità giuridica, è già una legge regionale in Abruzzo, a breve sarà in discussione anche in Liguria. Ci sono buone speranze soprattutto per ottenere risultati importanti e per metterci al pari di altre nazioni europee come la Spagna”.

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo