OSSERVATORIO BUROCRAZIA, LA CNA TERRITORIALE DI RAGUSA INTENDE MUTUARE NELL'AMBITO PROVINCIALE LO STRUMENTO D'INDAGINE PRESENTATO A LIVELLO NAZIONALE

Mar, 13/02/2024 - 15:20
 Il Vicepresidente Nazionale CNA Pippo Cascone

Osservatorio burocrazia, la CNA territoriale di Ragusa intende mutuare l’esperienza nazionale anche in ambito provinciale

Per poter consumare un prodotto gastronomico all’interno di un’attività artigiana, leggi e burocrazia impongono sedute scomode e vietano l’uso di piatti di ceramica e posate in metallo. E se l’artigiano ha l’ardire di offrire una bibita per accompagnare un trancio di pizza, o un caffè espresso dopo un cornetto di propria produzione, deve addentrarsi in un infernale labirinto burocratico e normativo e, ben che vada, deve adattarsi a vincoli e limitazioni. Il decentramento introdotto dalla riforma del titolo V della Costituzione per le imprese artigiane non fa rima con semplificazione. Sono queste le peculiarità dell’Osservatorio burocrazia presentato dalla CNA Nazionale e che anche la CNA Territoriale di Ragusa intende mutuare nell’ambito provinciale. E non è un caso. Perché tra chi ha illustrato, a Roma, i contenuti di questo nuovo strumento c’era anche il Vicepresidente Nazionale CNA, il ragusano Pippo Cascone. “Grazie all’Osservatorio burocrazia realizzato dalla CNA, giunto alla quinta edizione – spiega quest’ultimo – è stato possibile indagare l’impatto della riforma costituzionale del 2001 su otto mestieri (alimentare con consumo sul posto, installazione e manutenzione impianti fotovoltaici, tatuaggio, piercing, acconciatura, estetica, toelettatura di animali, meccatronica), quasi 400mila imprese, dal quale emergono numerose criticità nell’attività d’impresa a causa di un variegato contesto normativo e amministrativo. L’indagine mostra la necessità di potenziare le forme di raccordo e collaborazione tra i diversi livelli istituzionali in modo da valorizzare le specificità territoriali all’interno di una visione unitaria”. La CNA Territoriale di Ragusa ritiene che la presentazione di un Osservatorio anche a livello locale possa contribuire a sollecitare un confronto permanente sui mestieri artigiani al fine di semplificare e razionalizzare il quadro normativo e regolamentare; aggiornare e riordinare le leggi di settore, a partire dal coordinamento dei percorsi formativi; assicurare l’interoperabilità delle banche dati pubbliche; dare risposte ai nuovi mestieri attraverso standard omogenei. Si punta, insomma, a semplificare la vita a cittadini e imprese valorizzando le specificità del territorio. 

Ufficio Stampa
Giorgio Liuzzo